Sardegna e BIO




Dire BIO , significa in sintesi dire

No alla chimica Mangiare cibo da agricoltura biologica è l’unico modo per evitare il cocktail di veleni chimici, di cui sono carichi i cibi provenineti da agricoltura convenzionale
No agli OGM. Gli OGM (organismi geneticamente modificati) stanno contaminando il nostro approvvigionamento alimentare a un ritmo allarmante con ripercussioni non misurabili.
No ad ormoni, antibiotici e farmaci. La carne proveniente da allevamenti convenzionali e i latticini sono gli alimenti a più alto rischio per la contaminazione di sostanze nocive.
SI a più sostanze nutritive. Gli alimenti biologici sono più nutrienti: vitamine, minerali, enzimi e micronutrienti sono presenti in quantità superiore del cibo coltivato convenzionalmente
Si al GUSTO. Gli alimenti biologici in generale hanno un sapore migliore perché provengono da terreni equilibrati. In questi terreni crescono piante forti e sane che danno frutti piu saporiti e gustosi.
Si Alla Preservazione del nostro ecosistema grazie alla biodiversità agricola L’agricoltura biologica sostiene l’ecosistema in armonia con la natura. La conservazione del suolo e la rotazione delle colture mantiene terreni agricoli sani e il ridotto uso di sostanze chimiche preserva l’ecosistema.La biodiversità è un elemento fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie
SI alla riduzione dell’inquinamento. L’agricoltura bio protegge la nostra acqua e il suolo. I prodotti chimici, pesticidi e fertilizzanti sintetici stanno contaminando il nostro ambiente naturale, le risorse idriche e rendono sterili i terreni agricoli
“La scelta di alimenti biologici è efficace per il benessere di ogni individuo ma anche per il pianeta. Significa dare la propria preferenza ad una opzione sostenibile, è un voto diretto per la salute e la speranza delle generazioni a venire”.
La strada da percorrere è ancora molta ma un umanità «ecologicamente cosciente»: non sembra un traguardo impossibile .
Lo scrive Fritjof Capra uno dei direttori del Centre for Ecoliteracy https://it.wikipedia.org/wiki/Fritjof_Capra fisico  e saggista  austriaco di fama internazionale,ribadendo altresi' che in una comunità ciò che è realmente sostenibile non è lo sviluppo o la crescita economica, bensì l’intero tessuto vitale da cui dipende la nostra sopravvivenza a lungo termine.
Rispetto al 2000 il cibo organico ha un valore quintiplicato e vale il 3,5 per cento del totale delle vendite alimentari .Sono i Dati dell' Osservatorio Sana 2017, promosso e finanziato da BolognaFiere, con il patrocinio di FederBio e AssoBio e realizzato da Nomisma. Nel 2016 le superfici e gli operatori BIO sul territorio italiano sono aumentati del 20%, il 12 per cento totali ,ben il doppio rispetto i valori europei ,mentre le superfici coltivate con metodo biologico hanno sfiorato quota 1,8 milioni di ettari, contro gli 1,5 milioni di ettari del 2015. Sono dunque stati convertiti al biologico oltre 300 mila ettari e con loro sono passati al bio anche moltissimi operatori, cresciuti del 20,3% e arrivati a 72.154 unità.
La Sardegna , è stata tra le regioni trainanti nell’ esplosione delle produzioni biologiche. Eppure i dati riguardanti le variazioni tra 2015 e 2016 forniti da Sinab-Ismea , Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ,oggi la pongono in forte controtendenza rispetto a un mercato in espansione, L’isola è infatti l’unica in calo per ettari coltivati, -3,7%,
Tra le motivazioni
A)il produttore sardo concentra le sue energie sulla produzione e non sulla trasformazione e commercializzazione del prodotto che danno il vero valore aggiunto e sono più redditizie questo anche per ragioni scarsa disponibilità economica in partenza,Ad avvantaggiarsi e a guadagnare davvero sono le organizzazioni del nord e dei paesi del centro Europa che comprano e trasformano senza produrre
B)scarsa cura del rapporto tra produttore e consumatore, cioè assenza di un giusto ed efficace marketing
C) enti certificatori non abbastanza efficienti , farraginosi e lenti .
D)insularità . I trasporti inefficienti comportano maggiori costi e tempi e quindi incidono sul prezzo del prodotto sul mercato rendendolo meno competitivo
Questo è davvero un peccato .Infatti se al brand che la Sardegna ha in fatto di qualità ambientale e del benessere degli animali si riuscisse ad affiancare anche una filiera e una certificazione forte del bio, le produzioni agroalimentari sarde avrebbero pochi competitor.
In questo panorama cosi' problematico , oasi felici si distinguono , e ci regalano chicche di eccellenza
Il nostro impegno è nella ricerca di prodotti di nicchia , molti dei quali in via di estinzione e nella valorizzazione del lavoro di uomini e donne ,in certi casi dei veri e propri eroi della "resistenza". Vi faremo “assaggiare”alcune di queste specialità al contempo dandovi un po di informazioni Cercando di contribuire , nel nostro piccolo a quella comunicazione esterna cosi'necessaria e . speriamo , incuriosendovi e deliziandovi.



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